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Marco Vannucci Politichiamo

Marco Vannucci Politichiamo

Toscano libero di mente


Il dubbio

Pubblicato da Marco Vannucci su 6 Maggio 2015, 11:57am

Il dubbio

C'è un'aria che non mi piace, in giro, un'aria già maledettamente annusata in passato e che al solo ricordo non mi fa tremare i posi, bensì ribollire il sangue. Mi sto riferendo al ritorno della violenza sulle strade, sembra di rivivere il tempo dove uccidere un fascista non era un reato. Infatti, in ben ventisette, persero la vita vittime dell'odio comunista. Nessuno mai pagò per questo, complice una magistratura democratica a senso unico e gli omicidi caddero in prescrizione, vedi il caso infame di Acca Laurentia, come se un assassinio possa cadere in prescrizione. Replay di una storia già vista, i criminali della guerra civile, i famigerati GAP di Longo, lasciarono alle spalle una striscia di sangue mai colpevolizzata. Chi oggi si arroga di avere in tasca la tessera dell'ANPI, come il finto operaio ma sindacalista di professione Landini -ovvero uno che non ha mai lavorato in vita sua- dovrebbe conoscere la storia, probabilmente si vergognerebbe di sventolare ai quattro venti la tessera immonda che tiene nel portafogli. Se avesse una mente critica ma da comunista qual'è, francamente, ne dubito. Non voglio rivangare una storia dolorosa, prima o poi la storia seguirà il suo naturale corso, piuttosto mi appello ai giovani camerati, se la parola camerata possiede ancora un valore, ragazzi: non cadete nel tranello della provocazione. Si lo so, eccome se lo so che fa male il solo leggere i niet su ogni nostra iniziativa, tentativi demagogici di una cancrena comunista che cerca, con la violenza, di fermare la nostra ideologia, i nostri valori di italiani, la nostra passione. Non reagiamo, ragazzi miei, lasciamo cadere nel vuoto la loro imbecillità d'insano potere, abbiamo già pianto fin troppo i nostri fratelli per aggiungere altre lacrime in un solco mai spento. Per lo più faremmo il gioco del potere, un popolo diviso è gestibile e questo non è un mistero per nessuno. Due postille, per finire, due sassolini fastidiosi da togliere: non capirò mai perché il saluto romano, adottato fin dai tempi dei Cesari, sia fuorilegge mentre il saluto a pugno chiuso, pur grondando di sangue in tutto il mondo, sia legale. L'altro sassolino noioso sta nella riflessione che al tempo dei fascisti carogne, con tutto il seguito, in Italia imperava la DC; oggi che parrebbe tornata di moda la caccia al fascista, sta un certo Matteo Renzi al governo. La DC approfittò della strategia della tensione per farsi i cazzi propri, rubando a più non posso, di Renzi ancora non so. Ma il dubbio si fa strada.
William Thckery, scrittore satirico inglese, amava ripetere che un uomo senza mai un dubbio è solo uno stolto complice del potere ma io, di dubbi sul Renzi Matteo di Firenze, ne ho fin troppi.
Marco Vannucci

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