Se saran calci (poi) fioriranno.

Ricevo un messaggio che puzza di truffa lontano un chilometro, un messaggio telefonico, allibito leggo che... Complimenti, abbonamento attivato con THESHOOT, scarica subito le immagini senza limiti. Dopo una serie di punti esclamativi, in grassetto, il messaggio termina che costa "solo" 5 euro la settimana. Francamente non so neppure cosa sia questo fantomatico "abbonamento" ma conosco il fatto mio e non mi perdo d'animo, chiamando il 119, il servizio clienti TIM. L'operatore si dimostra gentile e disponibile, in un amen toglie l'abbonamento rimborsandomi i 5 euro sottratti. Chiedo come sia possibile un' amenità del genere, il tizio risponde che vengono generati in automatico quando, per esempio, siamo connessi ad internet seppure in pagine protette. M'incuriosisco domandando da quale paese provengono questi imbroglioni informatici, aspettando una risposta del tipo Romania, Albania, quanto meno un paese africano. Sono italianissimi, la risposta, sappia che lei è 70millesimo cliente attaccato. L'operatore spiega che in virtù di una legge, direi piuttosto in difetto, chi non disattiva entro le 24 ore successiva, il rimborso, non è possibile attuarlo. Sia chiaro, la Tim, non c'entra niente; accade con qualsiasi operatore telefonico. Una truffa, quindi, basta fare un rapido calcolo, moltiplicando 5 euro per 70mila per capire l'entità della fraudolenza. 70 mila per i soli clienti Tim, poi ci sono tutti gli altri, dalla Vodafone alla 3. Il Belpaese della truffa, a questo siamo ridotti, dove il più furbo vince per buona pace di tutti coloro che credono ancora nelle istituzioni. Ed io mi sarei rotto i coglioni, passatemi il francesismo. Stavolta, grazie alla disponibilità di un operatore, me la sono cavata con una telefonata chiedendomi, ahimè, quale destino per i meno pratici, ad iniziare dai ragazzini, per esempio. Possibile che uno stato di diritto non sia capace di fermare questi truffatori telematici, arrestandoli? Spaccato di povera Italia, chi dovrebbe difendere i miei diritti, ovvero la parte politica che ho sempre votato fin ora, parrebbe in altre faccende affaccendata. Rom, extracomunitari-immigrazione, come se, tutti i nostri mali, dipendessero da questi. L'Italia va a puttane ma importante è dare la caccia agli africani, che saranno pur sempre un problema ma infinitamente minimale rispetto ai nostri mali quotidiani. Ogni mattina leggo tutti i giornali di area nella speranza di un programma, di un percorso, di una certezza. Macchè! Tra chi accusa per le regole d'ingaggio non pagate, ahi ahi che delusione, ad altri che continuano nel Salvini-razzista pensiero come leit motiv per la campagna elettorale. Signori, altro non c'è! Quindi ecchissenefrega dei poveri, dei disadattati, dei senza lavoro, dei senza casa, dei pensionati e pure chissenefrega dei giovani! Chi se ne frega delle truffe mezze legali, del tipo che ho subito io, chi se ne frega del malessere comune. Ma guardateli questi signori impegnati nella campagna elettorale, sembrano un esercito di burattini pronti a cambiare opinione in un lampo, dalla Liguria del tutti insieme alla Puglia del spariamoci a vista. Buffoni, incapaci, pagliacci. In Inghilterra ha vinto Cameroon, gli avversari politici si sono immediatamente dimessi. In Italia col cazzo, perdono da una vita ma vorrebbero continuare a fregarci. Il primo di loro che mi parlerà di Almirante gli sputerò nel viso, sono indegni pure di nominarlo. Uniti contro Renzi? Si, certamente ma bisognerebbe prima unirsi contro "i nostri" e cacciarli, a pedate nel culo. Chi mi legge sa bene che scrivo male di Renzi tutti i giorni, pur ammettendo che sta facendo cose che la destra, quando poteva, non ha avuto il coraggio di fare. Scrivo male di Renzi perchè non ammetto di essere comandato da chi fa dell'imbroglio un arte, il caso Chil Post e non solo, figurarsi se ad imbrogliare sono i "miei". Calci in culo, nessuno escluso. Domandina finale: il primo giugno, che direte? Quale altre puttanate vorrete propinarci? Quali altri saluti romani o foto nei luoghi della nostra Memoria, vorrete rifilarci? Andatevene, in nome di Dio.
Marco Vannucci.