A mio padre.

Non vedranno, i posteri, il tuo nome sui libri di storia; non avrai una via, una piazza, nemmeno uno stadio sarà intestato in tuo onore eppure... sei stato di più. Avrei voluto conoscerti quando avevi vent'anni, allora il futuro t'arrideva ed il sole era alto. Avrei voluto sapere i tuoi sogni e capire quali, tra tutti, ancora mi rassomiglia. Avrei sorriso con te per il tuo cuore bambino, confortarti nelle notti buie quando la terra ti faceva paura. Saremmo stati amici perchè impossibile è non volerti bene, tu che non hai mai alzato la voce seppure avevi mille ragioni per gridare. Invece ho conosciuto i tuoi occhi stanchi, il sorriso mascherato, la tua firma a scarabocchio sulla mia pagella perchè nessuno potesse capire. Non rammaricarti mai se non mi lasciasti altro che le tue parole, che sono questa grande eredità che mi portò addosso ma non ti hanno risparmiato, scusa, un figlio come me.