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Marco Vannucci Politichiamo

Marco Vannucci Politichiamo

Toscano libero di mente


La Banda Bassotti abita qui

Pubblicato da Marco Vannucci su 26 Marzo 2014, 09:26am

Nell'Italia delle promesse un dato di fatto è certo, non è cambiato niente malgrado il can can mediatico attorno al guitto fiorentino ed alla sua squadra di arlecchini. Come un refrain stantio già si paventa il voto di fiducia al governo, battuto due volte ieri in parlamento, le certezze renziane iniziano a scricchiolare sbattendo contro un'opposizione, che opposizione non è e nemmeno la fa, ma tanto basta per bocciare gli emendamenti. Si attende un intervento della tessera N.1 del PD a breve, la torta è ricca, meglio non rischiare. Aspettiamoci due mesi di promesse e caramelle, oggi il Cnel indigna tra tre mesi sarà sempre li e non ne parlerà più nessuno, per la gioia dei sindacati e di tutti coloro che incassano fior di quattrini per non fare nulla. Addolciamoci la bocca con le caramelle di oggi, tra tre mesi ossia dopo l'europee, riavremo le bastonate in bocca per buona pace del popolo tutto. L'Italia dei farabutti continua imperterrita a rubare, la cosa non mi meraviglia ma mi fa incazzare il dito accusatore verso il popolo alla fame tacciato pure da evasore. Oramai meraviglierebbe un onesto. Nell'attesa del voto per le provincie, anello debole del sistema, Il giullare fiorentino si spocchia nel suo smisurato ego dimenticando, ahimè, il bonus dovuto ai comuni. Qualche giorno fa sono venuto a conoscenza che gli scribacchini dei giornali di provincia, quelli della cronaca locale per intendersi, sarebbero pagati dai vari politici comprensoriali in cambio di articoli benevoli nei loro confronti. Tutto da dimostrare s'intende ma nell'andazzo italico di un marciume atavico, non mi meraviglierebbe nemmeno questo. In questa Italia del disgusto continuo a ripetere che Tommaso Aniello, detto Masaniello, non morirà mai. Da Forza Italia giungono notizie che l'ex cavaliere di Arcore stia perdendo pure il cavallo, ammetto di avere sempre guardato Berlusconi con simpatia facendomi carico di averlo difeso oltre l'indifendibile, in lui ho sempre riconosciuto la bontà d'intenti e l'abilità dello statista di rango nelle questioni estere senza esimermi dal mazziarlo, sempre e comunque, ogni qualvolta l'estroversità del personaggio usciva dalle righe del buon senso e della morale. In Italia, si sa, la sincerità non paga. Alla cassa riscuotono i ladri e le puttane, ruffiani inclusi. Pure i parolai, riscuotono. Attendo sempre, con impazienza, le dimissioni di Vendola.

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