Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog

Marco Vannucci Politichiamo

Marco Vannucci Politichiamo

Toscano libero di mente


Fuori i coglioni, destra!

Pubblicato da Marco Vannucci su 11 Settembre 2014, 10:20am

Qualche volta mi è successo di pensare che non aver capito un granchè, in politica. Ammetto di essere stato preso da crisi d'identità leggendo altri, ascoltando altri, vedendo le loro azioni ed il comportamento tenuto. Gli "altri", sarebbero i cosiddetti "miei". Provo un profondo disagio nel notare personaggi definirsi di destra mentre scagliano invettive e bestemmie contro Papa Francesco reo, a loro dire, di una politica d'integrazione. Dal catto-comunista al Papa islamico, queste le frasi più ripetute, oltre ad una serie di ingiurie da rabbrividire. Intendiamoci: la Chiesa cattolica non è un diritto italiano solo perchè il Vaticano sta a Roma, basterebbe leggere il Vangelo per saperlo, il Papa è l'erede del porgere l'altra guancia ed ha il dovere di essere contento di baciare un fondamentalista islamico seppure, quest'ultimo, si presentasse con una bomba in mano pronto ad ucciderlo. Questo è il Vangelo, piaccia o non. Sta alla politica non permettere che un incontro del genere avvenga, il Papa deve fare il Papa e la politica deve fare la politica, punto. Benito Mussolini lo capì per primo firmando i Patti Lateranensi, documentarsi per capire servirebbe a scrivere meno sciocchezze. Altre perplessità, ma in questo caso un profondo senso di vergogna per la pseudo appartenenza, la provo nel vedere fotografie di personaggi come Daniele De Santis, il romano assassino del tifoso napoletano Ciro Esposito, ritratto tra bandiere del PNF e con l'immagine del Duce alle spalle. Un fascista, dunque. No, un criminale che il duce avrebbe messo in galera a vita, fosse stato un fascista direttamente di fronte ad un plotone d'esecuzione. Bene saperlo. Ed allora dico che mi sarei rotto i coglioni di tutti questi violenti che si professano di destra senza nemmeno avere la più pallida idea della Destra Sociale, mi sarei rotto i coglioni di vedere teste rasate e tatuaggi mortuari di chi si professa "dei miei" senza averne il diritto e privi della conoscenza di Giovanni Gentile, ma pure di Teodoro Buontempo e Beppe Niccolai, men che meno di Anna Mattei che non volle mai speculare su Stefano e Virgilio differentemente da una certa signora Giuliani, che invece di andarsi a nascondere per la vergogna divenne europarlamentare. E mi sarei pure rotto i coglioni di tutti questi tentennamenti di chi avrebbe il dovere di proseguire un'eredità storica, meglio perdere centomila voti inutili che nascondendosi, noi in questo caso, per la vergogna. E mi sarei rotto i coglioni del timore di andare contro chicchessia per una manciata di voti, Napoli fa parte della Patria e dunque m'incazzo come una iena quando la Legge non viene rispettata e lo scrivo, lo scrivo dove posso perchè me ne fotto del voto di banditi fuorilegge, mi schiferebbe essere votato da loro! E basta, basta compromessi con personaggi equivoci, basta imbuti elettorali per poi capire che le prime coltellate le riceviamo da loro sempre pronti a fuggire quando le cose vanno male. E vanno male. Vanno male perchè dobbiamo tirare fuori le palle dimostrando di essere degni di un Er Pecora, che non indietreggiava di fronte a nulla; vanno male perchè dobbiamo avere il coraggio delle idee e del dialogo; vanno male perchè dobbiamo avere e dare fiducia; vanno male perchè dobbiamo crederci e lo dobbiamo a quest'Italia che non merita una casta di farabutti. E mi sarei pure rotto i coglioni, lasciatemi dire, degli slogan logori e ripetuti: -Dio, Patria e Coraggio-, come il Nobis da pronunciare ad ogni piè sospinto buono solo a farci deridere perchè altro non c'è. Deridere noi, eredi della più grande Riforma Sociale Italiana, quasi una bestemmia. Abbiamo l'obbligo di guardare avanti, l'obbligo di confrontarsi con l'Europa mettendo sul piatto i nostri valori italiani ma guardando al futuro, da rivoluzionari culturali qual siamo, da socialisti innamorati dell'Italia e degli Italiani in favore del corporativismo e dell'uguaglianza sociale Dalla parte degli Italiani, sempre. Dalla parte dei meno abbienti, sempre. Dalla parte del Popolo sovrano, come sempre. Così, come ci hanno insegnato. E chi ha orecchie per sentire, intenda: cazzo!

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post

Archivi blog

Post recenti