Desolata destra.

Non abbiamo bisogno di burattinai perchè il Popolo non è una marionetta con i fili da gestire a piacere, non abbiamo bisogno nemmeno di un novello Eolo perchè non siamo foglie al vento, siamo il Popolo della Destra Sociale con il sangue giacobino che ribolle dentro: incazzosi, fumini e pure incazzati. Siamo delusi. Vi abbiamo seguito, oltre la soglia del confine con la rabbia, incapaci di capire. A Fiuggi sorbimmo acqua gelata costretti a berla per la prosopopea di alcuni e ci credemmo, perchè siamo pure creduloni, affascinati dall'arte oratoria di chi sale sul palco nutrendo la speranza dentro che possa dare giustizia ai nostri dolori. Che sono stati tanti, come le botte prese, come le umiliazioni, come i crimini subiti ed impuniti per i nostri fratelli lasciati sul selciato o bruciati vivi. Delitti impuniti, uccidere uno di noi non era un reato. E adesso voi, a noi, vorreste imporci ancora questo o quello continuando a mistificare la nostra storia di passione e di lacrime. È stato difficile stare a destra, non rendete impossibile continuare ad esserlo. Le vostre sono poltrone in una sala vuota, trovatevi altri facchini per un nuovo trasloco. Non riusciremmo mai a capire i giochi di potere, l'andirivieni nel palazzo, non riusciamo neppure a concepire le fondazioni e l'utilità del loro tesoretto. Siamo tanti Teodoro Bontempo orgogliosi di esserlo e prima di tutto, ma soprattutto prima di voi, viene il bisogno del Popolo come il nostro "er pecora" insegnò fino all'ultimo giorno. Sempre. Oggi Alfano, ieri Bocchino, domani Fini... Il Cavaliere è stato assolto, tanto piacere, noi siamo e rimarremo il Popolo della Destra Sociale, mettetevelo in testa perchè le poltrone in una sala vuota sono lo specchio di una desolazione. E di una sconfitta. La vostra, un'idea non morirà mai. Vogliamo una Destra unita ma a decidere con chi non sta a voi, non solamente a voi.