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Marco Vannucci Politichiamo

Marco Vannucci Politichiamo

Toscano libero di mente


La guerra dei pezzenti

Pubblicato da Marco Vannucci su 27 Aprile 2016, 12:40pm

La guerra dei pezzenti

E’ diventata una guerra, la guerra della sopravvivenza. Qui non si tratta più di destra o sinistra ma di un popolo contro il tiranno, un tiranno privo di colore che siede sul trono e strizza l’occhio verso i potenti. Quando una coppia di coniugi si uccide perché non può pagare il mutuo significa che siamo arrivati alla frutta, altro che balle! Quindi, mi chiedo: lo stato, dov’è? Dividi et impera… mai aforisma fu tanto geniale, ci scanniamo per difendere i sovrani lasciando che essi imperversino sulla nostra miseria. Corrotti, ladri, disonesti, mafiosi e banditi, fatemi capire: ma chi stiamo difendendo? Scherzando su un social parafrasando il calcio, giorni fa, scrissi che se gli altri vantano all’attacco l’Isis noi ce la giochiamo con la camorra la mafia e la ndrangheta. Possiamo vincere, quindi. Non solo la situazione è tragica ma drammaticamente non vedo nessuna via d’uscita. L’enorme business degli extracomunitari certamente non favorisce l’integrazione ma priva di risorse chi ne avrebbe veramente bisogno, vedi l’articolo- documento sul Corsera di oggi, incazzarsi non serve. Tanto continuano e continueranno a fare quel che gli pare. Però rimane l’angoscia per la coppia pratese, l’angoscia per le centinaia di persone ammazzate da una crisi non certamente voluta dal popolo e se qualcuno dicesse che tutto questo è perché abbiamo vissuto sopra le righe sputategli in faccia, vi sta dicendo che non meritiamo neppure la pizza al sabato sera. Sono dei tiranni incapaci, giocano a fare i monarchi paventando le riforme. Come Robespierre, ingaggiò la rivoluzione per poi tagliare le teste a tutti. Non mi convincete più, oggi il valore si chiama aiutare chi non può. Senza destra o sinistra, aiutare l’Italia e il Popolo italiano. Operazione difficile, sia per la loro tirannia ma anche per la nostra coglionaggine e la nostra ingratitudine. Chi tentò di aiutarci ne dileggiarono il corpo, a Milano, in Piazzale Loreto.

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