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Marco Vannucci Politichiamo

Marco Vannucci Politichiamo

Toscano libero di mente


Giù le mani!

Pubblicato da Marco Vannucci su 2 Febbraio 2016, 12:41pm

Giù le mani!

Nel mare delle opinioni del famiglia-si, famiglia-no, noto che in troppi scaricano parole senza un minimo di sensibilità verso il problema, da una parte e dall’altra. More solito divisi da una politica becera, tesa più ad infiammare gli animi che nel tentare di capirne la gravità. Parafrasando la moda del momento, oso scrivere: è l’Italia, bellezza! Così quieto la coscienza sparando una cazzata pure io, succede quando non abbiamo niente da dire. Viceversa, il problema dei diritti civili, lo intendo fin troppo bene. Chi mi conosce sa che non porto il cognome di mio padre biologico, si dice così? Un padre naturale che mi ha cresciuto seppure con un cognome diverso, io Vannucci e lui Martini, tra le maldicenze della gente essendo, il sottoscritto, il frutto di una coppia di concubini. Poi arrivò il divorzio, voluto dai radicali, ma da li a poco morirono tutti ed io mi sono tenuto il cognome di uno sconosciuto. Come eredità un pacco di fotografie mentre, tutto il resto, a lontani parenti che manco conosco ma protetti dal diritto del cognome. Già rinnovare il contratto della tomba di famiglia è un problema, un Vannucci che rinnova a favore della Famiglia Martini…. Ed ogni volta giù spiegazioni a non finire che ne farei volentieri a meno ritornando, con la mente, alle cattiverie subite nell’infanzia, dai professori ai compagni di giochi, con la firma di mio padre, nel diario scolastico, ridotta ad uno scarabocchio perché nessuno capisse quel che sapevano tutti. Con il senno del poi ritengo una “fortuna” sia morta prima la mamma poiché, da convivente, non avrebbe avuto il diritto alla reversibilità ed in casa avremmo patito la fame. Per buona pace del governo italiano. Per tutto questo ed altro ancora sono a favore dei diritti civili, la politica faccia pure la politica ma i diritti rimangono diritti. Per tutti, nessuno escluso e con l’obbligo morale di considerarli nella loro interezza. Fuori dagli schemi di parte e dalla nota ruffianeria dei politicanti che venderebbero pure la madre, per un solo voto. Diverso è l’argomento delle adozioni. La cattiveria esiste, inutile negarla, l’ha provata il sottoscritto per un cognome figurarsi per due babbi o due mamme! Nessuno pensi che erano altri tempi, forse oggi è pure peggio, eccome! L’egoismo non deve prevaricare la felicità dei bambini, vale per le coppie omosex ma pure per le persone che avvertono il desiderio di diventare genitori in età da pensione mettendo al mondo degli orfani precoci. Prendo la Nannini, per esempio, la pop star ha partorito a 55 anni. Le auguro una vita lunghissima perché rimanere senza mamma a vent’anni è terribile, ne so qualcosa pure su questo. Infine dovremmo risolvere il problema degli orfanotrofi, chiamati case famiglia, e dell’eccesso di zelo da parte degli assistenti sociali che pare fanno a gara per riempirli. Adottare un bambino, in Italia, è praticamente impossibile. Probabile cambi tutto quando ai giudici dei tribunali dei minori verrà impedito il coinvolgimento nelle cooperative che gestiscono le case famiglia, con incarichi da presidente a consigliere, giacché 250 euro a bambino, tanto passa lo stato, fa gola. La vil pecunia non guarda in faccia nessuno, ha ragione chi definisce i soldi lo sterco del diavolo.

Marco Vannucci

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