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Marco Vannucci Politichiamo

Marco Vannucci Politichiamo

Toscano libero di mente


Alti, belli, bugiardi e ladri.

Pubblicato da Marco Vannucci su 18 Febbraio 2016, 17:43pm

Alti, belli, bugiardi e ladri.

Ammesso ma non concesso possa capire la vedo difficile il solo spiegare come un governo, in carica da ben due anni, possa arrogare come successo una vera e propria debacle. Al di la delle solite chiacchiere del Re Sola, ovvero quel gran pezzo di bugiardo che è il Renzi Matteo da Rignano sull’Arno, i dati sono sconcertanti: la corte dei Conti ha bollato come fallimento spending review; il debito pubblico è aumentato di ben 150 miliardi di euro; il PIL non cresce ed è al di sotto degli standard europei; la gente ha ricominciato ad ammazzarsi. In una parola: le bugie sono finite. E’ un governo d’ipocriti, diciamo la verità, prima tenta di sottrarre le pensioni di reversibilità, per poi tornare lestamente nei suoi passi quando capisce che una cazzata così non sarebbe passata. E’ un governo di parassiti imparentati tra loro, non immaginavo che a Rignano sull’Arno, e dintorni, vivesse il fior fiore del ghota italiano dell’economia ma tant’è, conviene prenderla sul ridere. Per forza. Altrimenti verrebbe difficile constatare come, un leader definito di sinistra, operi sfacciatamente secondo i criteri della destra liberale. Con il plauso dei compagni, per lo più, che non hanno ancora capito una beata minchia. Fateci caso: dal ponte sullo stretto fino alle riforme della costituzione, indi compreso l’art.18, era la strategia preferita del cavaliere di Arcore. Venne giù l’Italia con la Camusso in testa, idem sta facendo Renzi: applausi. Roba da matti. Della serie che gli ideali contano una pippa, importante è vincere e non importa come né con chi. Al proposito d’ideali sto seguendo la performance di Francesco Storace da Cassino, detestato dal centro destra liberale ma amato da buona parte della destra sociale, come candidato a sindaco di Roma. L’uomo è serio, testone e scorbutico ma serio, potrebbe essere il candidato ideale della destra sociale tutta, se solo esistesse la destra sociale tutta. Pare un gioco di parole ma non è così, tra le righe nasconde una verità di pistoleros all’assalto della diligenza, ossia la cassaforte della Fondazione AN dove per spartirsi il bottino producono partiti in serie, come alla catena di montaggio. Alla faccia degli ideali. Ognuno si tenga i suoi, finché a loro dura. I sondaggi dicono che Storace è primo a Roma, 21 dirigenti facenti parte della corte della zarina hanno lasciato intendere che l’appoggeranno, sono tante le maniere per assaltare la diligenza. Anche montandoci sopra. Al cinema Adriano, a Roma, gridai dal palco che non m’interessa vincere: preferisco la dignità. Forza Francesco, quindi, ma attento a non farti ri- fregare, erarre humanum est ma perseverare è da fessi.

Nota finale: la Lega l'hanno colta un'altra volta con le mani nel sacco, m'aspetto che Salvini indossi una nuova felpa con su scritto: Padania is not San Vittore.

Marco Vannucci

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