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Marco Vannucci Politichiamo

Marco Vannucci Politichiamo

Toscano libero di mente


Adda passà 'a nuttata

Pubblicato da Marco Vannucci su 7 Luglio 2015, 11:22am

Adda passà 'a nuttata

Vox populi, vox dei…. Così recita un antico detto latino straordinariamente calzante, alla luce degli accadimenti ellenici, sulle sorti di Bruxelles. L’Europa dei tecnocrati ha fallito miseramente, una macchina d’indebitamento popolare vampiresca come nemmeno il famoso conte Drakul avrebbe osato tanto e la gente, il popolo, ha detto basta. Il tempo delle chiacchiere e delle scuse è finito, questa Europa è un inutile accollo che nulla ha a che vedere come unione di popoli ma viceversa tende a dividere ancor di più. Perché la miseria è brutta, la stanno vivendo gli amici greci ma pure gli spagnoli non sono da meno mentre, noi italiani, continuiamo a suicidarci ad uno ad uno oppure dormiamo in macchina, quando va bene, altrimenti per terra in una qualsiasi stazione ferroviaria. Fuori dai denti: chi difende l’Europa, questa Europa, o non capisce una mazza oppure ha degli interessi personali. Altrimenti non si spiega. Tutto questo lo scrivevo già all’alba del 2002, non ho cambiato di una virgola il pensiero ed i fatti, ahimè, mi hanno dato ragione. Entrammo in Europa dando due e prendendo uno, altro che balle, rovinandoci grazie a quell’enorme testa di mortadella che è Romano Prodi ed i suoi degni accoliti sinistri odorosi di Bilderberg. Oggi tutti contro la Merkel, semplicemente perché è capace di fare il suo lavoro differentemente da noi che avemmo il già citato Prodi fino all’attuale barzellettaio fiorentino, la Merkel contro i nostri, che contano come il due di picche quando briscola è fiori ed ecco che il gioco, contro noi italiani, è fatto. Ad onor del vero, il prode di Arcore, tentò di spezzare l’asse Berlino-Londra-Parigi con accordi privilegiati per noi, libici e russi per esempio, per poi rovinarsi seguendo il suo pisello fumante ma già prima con scelte poco azzeccate su chi rappresentarci al Parlamento europeo, Iva Zanicchi su tutte. Logica italiana di un bilancio fallimentare, tanti Salvini ma non dimentichiamoci Napolitano, cuccano lo stipendio europeo senza degnarsi della presenza. L’Europa dell’ingrasso per pochi mentre tutti gli altri a dieta, se uscire sarebbe una rovina rimanere è un suicidio. Infatti, ci stiamo ammazzando. La Grecia, dunque, come fiammella di speranza per una rivolta culturale contro la tecnocrazia. Chi meglio degli inventori della democrazia avrebbero potuto? Attenzione, è una puttanata e le dimissioni del ministro Varoufakis lo stanno a dimostrare, staremo a vedere ogni sviluppo ma di certo, la BCE, non sequestrerà il Partenone e questo, i discendenti di Pericle, lo sanno bene. Tornando ai fatti interni di casa nostra niente di nuovo sotto il sole, meglio sarebbe all’ombra vista la calura di questi giorni, Renzi perde sempre più credibilità sputtanato pure dal ex amico Diego Della Valle, che santo non è –fidatevi-, Berlusconi che tifa per lo stesso Della Valle seppellendo ogni antico rancore sembra un disperato pronto ad aggrapparsi a tutto, evidentemente il duo Rossi-Pascale sta facendo acqua da tutte le parti. La voce amorfa del PD, ovvero quella Serracchiani che pare uscita dai Promessi Sposi nei panni della Monaca di Monza, continua a spartire favole pensando di essere Alice ma la meraviglia, almeno la mia personale, rimane come fa un’inetta ad essere governatore del Friuli. A destra stiamo sviluppando le chiacchiere tra un litigio e l’altro, boni-state-boni (citato in romanesco affinché qualcuno intenda), la notte è ancora lunga ma come diceva il grande Edoardo, “adda passà ‘a nuttata”. Marco Vannucci

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